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In questa pagina descriviamo le caratteristiche di alcuni tra i tipi più diffusi di manto erboso.

Il prato all’inglese di Lolium perenne (loietto)res_Prato di lolium perenneres_Prato di lolium perenne 2
Il loietto è il vero, originale prato all’inglese. È composto da erbe filiformi, sottilissime, assolutamente perpendicolari al terreno, di un bellissimo colore verde chiaro. La germinazione è super veloce, esistono varietà in commercio che germinano dopo appena 4/5 giorni dalla semina. Ha esigenze idriche molto elevate, una non eccezionale resistenza all’ombra. Resiste bene al calpestio.
È sicuramente uno dei tipi di prato più belli che esistano. Il prato di loietto è una microterma stretta, non è in grado di resistere alle alte temperature estive che si registrano nel centro-sud Italia! Se abitate in centro-sud Italia, questo tipo di erba si ammala durante l’estate, dandovi immensi problemi. Nella fascia climatica caratterizzata da estati calde e tendenzialmente aride, Vivaio Del Golfo non vi consiglia di impiegare il loietto!

Il prato all’inglese di Festuca arundinacea e Poa pratensis (prato spagnolo)res_Festuca arundinacea + poa pratensis 2res_Festuca arundinacea + poa pratensis

È in assoluto il miglior miscuglio da prato inglese per il centro-sud Italia, perfetto per climi con inverni non troppo rigidi, ed estati calde ed umide. Erbe a foglia leggermente più larga del Lolium (in commercio esistono varietà di Festuca a foglia molto stretta, ad esempio la varietà rembrandt) leggermente inserite in diagonale sul terreno.
Colorazione verde molto scuro, brillante, lucida. Ottima resistenza al calpestio, ottima tolleranza all’ombra, resistente al caldo umido, alta esigenza idrica, alta frequenza di taglio (settimanale in primavera-estate). La componente di Poa stolonifera, conferisce a questo miscuglio una ottima capacità di rigenerarsi su piccole macchie nude.

Il prato all’inglese di Cynodon dactylon (gramigna)res_prato di cynodon dactylon 2res_prato di cynodon dactylon
Bellissima essenza da prato, foglia strettissima, colore di un bel verde pastello. Macroterma quasi immune da malattie e patogeni fungini, super stolonifera, talmente compatta da evitare l’ingresso della maggior parte delle infestanti, super resistente al calpestio, tollerante l’acqua salmastra. Basse esigenze idriche, crescita lenta, bassa frequenza di taglio (ogni 15/20 giorni). Ottima capacità di rigenerazione. Sembra il prato perfetto, ma ora passiamo ad analizzare i contro. Il principale difetto è che questa essenza va incontro a dormienza invernale, ovvero durante i mesi freddi la parte aerea deperisce, si scolora, presenza vaste zone secche.
Il periodo di dormienza dura circa 4 mesi (dicembre, gennaio, febbraio, marzo) per poi ripartire ai primi caldi più bella di prima. Questa caratteristica la rende poco adatta a chi vive il giardino 12 mesi l’anno, mentre è perfetta per arredare le case estive e le case delle vacanze, che sono vissute prevalentemente nei mesi estivi. È una specie che praticamente non tollera l’ombra, inoltre è molto dura e ruvida, camminarci sopra a piedi nudi non è proprio il massimo!

Il prato all’inglese di Paspalum (erba bahina)
res_Paspalum notatum (2)res_Paspalum notatum
Gramigna a foglia molto stretta, praticamente tapezzante il suolo, resistente al calpestio, molto resistente a malattie e patogeni fungini. Crescita media, frequenza di taglio settimanale. Bassa esigenza idrica. Resistentissima al caldo. Si tratta di un prato oggettivamente bello, color smeraldo, e anche molto “rustico”. Tollera poco l’ombra. Il suo pregio migliore, è l’altissima resistenza alla salinità, se abituata gradualmente può essere innaffiata spesso anche con acqua di mare! È il tappeto erboso perfetto per i lidi e le zone limitrofe al mare, magari con pozzi superficiali con acqua salmastra. Va soggetta a dormienza invernale.
In commercio si trovano due tipi, il Paspalum notatum ed il Paspalum vaginatum. Decisamente meglio adoperare il notatum, più bello e meno soggetto a dormienza estiva. Il vaginatum inoltre vive poco a lungo, il ciclo vitale dura solo qualche anno. Spesso le piantine di Paspalum vaginatum muoiono in inverno, per poi ripartire in primavera dai semi sparpagliati in precedenza. Paspalum notatum è invece una pianta perenne.

Il tappeto erboso di Dicondra repensres_prato di dicondra repensres_prato di dicondra repens 2

La dicondra è una piantina stolonifera con foglie reniformi, parallele al terreno, molto ornamentale. Forma tappeti erbosi molto belli, super compatti, di un bel verde intenso. La sua principale caratteristica, è che si taglia molto, molto raramente, ogni 30/40 giorni ed anche meno se non si concima frequentemente e se si usano concimi poveri di azoto e ricchi di potassio. Specie sempreverde ma con una parziale dormienza estiva, alta esigenza idrica, bassa resistenza al calpestio.
Il suo principale svantaggio, è la impossibilità di effettuare diserbi selettivi per le infestanti a foglia larga, che sono letali anche per la dicondra. Questa sua caratteristica, rende il diserbo del tappeto di dicondra una operazione da fare praticamente a mano, schiena a terra, in ginocchio, a strappare le infestanti che compaiono di volta in volta. A causa di ciò, Vivaio del Golfo consiglia di usare la dicondra solo per abbellire piccole aiuole, fughe tra le mattonelle o usi simili. Evitiamo grosse estensioni, a meno che non siete disposti e diserbare manualmente!

Il tappeto erboso di trifoglio nanissimores_prato di trifoglio nanores_Trifoglio nano
Diciamo subito una cosa, la parola “nanissimo” spesso trae in inganno, è nanissimo rispetto al trifoglio selvatico, ma comunque abbastanza alto, diciamo che camminandoci sopra, la scarpa ci affonda dentro fino alla caviglia. È un’erba con caratteristiche peculiari, il miglior vantaggio, e che si tratta di una specie azotofissatrice, indi per cui non richiede concimazioni. Il fatto di vivere fissando l’azoto atmosferico, le da un vantaggio competitivo sulle altre erbe, rimanendo relativamente libera dalle infestanti.
Va comunque tenuto presente che sul trifoglio non si possono adoperare i diserbanti foglia larga, ed il diserbo, quel poco che serve, va fatto a mano. Esigenze idriche alte, non richiede taglio, poco resistente al calpestio, poco tollerante all’ombra. Vivaio del Golfo consiglia di usare il trifoglio solo per inverdire scarpate lontane, in secondo piano, o per stabilizzare pendii.

Il tappeto erboso di Festuca rubra (prato da ombra)
res_Festuca rubra

Come Festuca arundinacea, ma ancora più tollerante la penombra.